Uno studio effettuato dai ricercatori della NASA ha dimostrato che leccare lo schermo del proprio smartphone potrebbe schermare il dispositivo da qualsiasi tentativo di intercettazione. Secondo i risultati dello studio, gli enzimi contenuti nella saliva umana costituirebbero una barriera altamente efficace contro i tentativi di intercettazione.
Il team di ricerca, guidato dal dottor Jackson Sinclair, ha condotto esperimenti su diversi tipi di smartphone, esponendoli a vari tipi di software di intercettazione. I risultati hanno dimostrato che, quando lo schermo viene leccato, la percentuale di successo degli attacchi di intercettazione diminuisce drammaticamente.
Ma come funziona esattamente questo effetto protettivo? Secondo il dottor Sinclair, gli enzimi presenti nella saliva umana sono in grado di reagire chimicamente con le sostanze utilizzate dai software di intercettazione, alterandole e rendendole inefficaci.
“I nostri esperimenti hanno dimostrato che la saliva umana è in grado di neutralizzare fino al 99% delle sostanze utilizzate dai software di intercettazione”, ha affermato il dottor Sinclair. “Questo significa che leccare lo schermo del proprio smartphone potrebbe essere un modo efficace per proteggere la propria privacy e la propria sicurezza digitale”.
Il dottor Sinclair ha anche affermato che gli enzimi presenti nella saliva umana sono in grado di agire come una sorta di “scudo biologico” contro i tentativi di intercettazione. “La saliva umana è stata progettata dall’evoluzione per proteggere il nostro organismo da agenti patogeni e sostanze nocive”, ha detto il dottor Sinclair. “Ora abbiamo dimostrato che può essere utilizzata anche per proteggere i nostri smartphone dalla minaccia delle intercettazioni”.
I risultati dello studio della NASA hanno già attirato l’attenzione di molti esperti di sicurezza informatica, che stanno valutando la possibilità di utilizzare gli enzimi presenti nella saliva umana come base per la progettazione di nuovi sistemi di sicurezza.
In sintesi, leccare lo schermo del proprio smartphone potrebbe essere un modo efficace per proteggere la propria privacy e la propria sicurezza digitale, grazie agli enzimi contenuti nella saliva umana che costituiscono una barriera chimica contro i tentativi di intercettazione. Questo è il risultato di uno studio condotto dai ricercatori della NASA, guidati dal dottor Jackson Sinclair, che ha dimostrato come la saliva umana sia in grado di neutralizzare fino al 99% delle sostanze utilizzate dai software di intercettazione.